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Gay & Bisex

ILLUSIONE ***


di Prime_armi
02.02.2020    |    349    |    1 9.7
"Un Gentiluomo, creativo e intelligente, Capace di farmi sorridere in ogni momento, capace di farsi spazio tra le mie resistenze e diffidenze e di donarmi..."
(La storia che stai per leggere è totalmente frutto dell'immaginazione.
Nomi, ambienti e eventi sono assolutamente casuali e, seppur verosimili, totalmente sconosciuti all'autore e narratore).

Vivo in un piccolo paese di 4.000 anime.
Non ci sono molti giovani.
I più sono andati all'estero per lavoro.
La cosidetta fuga di cervelli.
Io ...io sono rimasto a casa perché fortunatamente mi mantengo con un posto da impiegato nella piccola banca che si trova proprio in centro paese.
Il mio nome e tutta la mia storia attuale non sono importanti in questo racconto ... la cosa che conta, e della quale ti voglio arricchire, è che ho una relazione con un uomo che ha 20 anni più di me.
è una relazione nascosta, clandestina ... e per questo ... eccitante.
Lui è l'uomo con la U maiuscola ... anzi ... con la G maiuscola ... un Gentiluomo, creativo e intelligente, Capace di farmi sorridere in ogni momento, capace di farsi spazio tra le mie resistenze e diffidenze e di donarmi completamente a tutte le sue fantasie e richieste ... di lui  mi sono innamorato 5 mesi fa, quando è entrato per la prima volta nel suo ufficio di direttore di filiale e ... diciamo così... ci siamo capiti subito.
Sto con Riccardo da circa 2 mesi ... vivo il presente senza proiezioni anche se, infondo infondo, vorrei stare con lui per tutta la vita.
Mi dice sempre che ha intenzione di dire alla moglie che non la ama più.
Non sto con lui per avere dei vantaggi lavorativi ... sono innamorato follemente del suo modo di essere e ogni venerdi, il giorno in cui ci possiamo incontrare al di fuori dall'ambiente di lavoro, sono in estasi fin dai preparativi.
Portiamo avanti una storia clandestina perché in paese la gente ancora non è pronta nel vedere due uomini camminare mano nella mano. La gente in paese si scandalizza ancora e sarebbe la rovina per noi se i nostri incontri dovessero diventare pubblici.
Vivo con la certezza che un giorno tutto possa cambiare in meglio.

Stasera è venerdi.
La sera è diventata notte ... dopo cena ... sono al parcheggio della zona commerciale in attesa che arrivi.
Non abbiamo previsto nulla ... ci piace improvvisare.
Non so ... non so cosa mi aspetta ma a me importa poco ... del resto ho voglia solo di stare con lui in qualsiasi luogo si decida di andare o restare.
Amo ascoltarlo quando parla di business, dei suoi lunghi viaggi e della sua storia passata.
Ma amo anche quando arriva al sodo e quando non finge di essere il mio capo ... quando nella verità siamo alla pari ... quando mi cerca perché mi desidera, libero di non nascondersi per una toccata vicino alla stampante o di una sveltina coi piedi sotto la sua scrivania nell'ora di pausa.

In ufficio é freddo e distaccato ma quando ci vediamo tira fuori tutte le sue abilità da amante virile.

Vedo i fari della sua mercedes. Si ferma davanti a me a una decina di metri. La giornata ventosa e fredda tiene tutti i curiosi a casa e in queste nottate si passa inosservati qualche ora gradevole senza doversi appartare troppo.

Scende con fare veloce e passo incalzante ed entra dentro la mia golf salutandomi senza guardarmi ma sistemandosi comodamente mentre inizia a levarsi la giacca.
- "Ciao" ... sorrido in modo solare e rispondo
- "hey ... ciao" ...
- "Mi sei mancato "Ric"oggi ... oggi in ufficio tutto il giorno con quelli del direttivo" ...
- "Mah ... lascia stare ... sempre le solite cose ... ci sono delle novità ... e la banca è in fermento".
Poi aggiunge
-"stasera ho detto a Monica che mi trattenevo per cena con il Dott. S***** per affari ... e lei non ha fatto alcuna obiezione".
- "Meglio cosi" rispondo ...
"Possiamo fare quello che vogliamo senza guardare l'orologio".
Riccardo mi guarda mentre parlo ... sta un po in silenzio e si avvicina a me ...
-"Hai ragione ..."
si avvicina e mi da un bacio sulle labbra.
Poi mi guarda da vicino senza parlare ... lo sguardo nasconde la richiesta di provare ad indagare ancora un po ...
- "che c'è?" Dico sorridendo ...
-"Stasera ... non ho molto tempo ... a dire il vero" ...
-"come non hai molto tempo? Sono 3 week end che mi dici che non hai molto tempo" ... "Monica sa che sei a cena fuori per lavoro ... e mi dici che non hai tempo" ...
-"Si ... sono stanco ... un po per tutta la situazione nostra e quella lavorativa ... penso di rientrare subito a casa anche oggi" ...
-"ma come Riccardo? Possibile? Questo mi fa male ..."
- "senti ... non perdiamo tempo a litigare e chiarire queste questioni ... la cosa che conta è che siamo qui io e te adesso ... dai ... pensiamo a trascorrere del tempo gradevole ... il prossimo week end vedrai che sarà diverso".
-"L'hai detto anche la scorsa volta" dico ... irrigidito e con il broncio.
-"non fare il bambino ... dai ... vieni qui".
Allarga le braccia e mi porta sul suo petto ... sento il suo battito del cuore ... calmo e possente ... e mi sento protetto ... non mi interessa quanto tempo riesco a stare con lui ...
Mi importa invece la sostanza del tempo che dedico al nostro incontro.
Fuori gli alberi ci nascondono dalla strada a pochi metri dal parcheggio, ondeggiano scossi dal maestrale ... tutto intorno il silenzio ... stiamo ancora un po e lo abbraccio forte per non farmelo scappare.

Sento il profumo del suo dopobarba ... È quello che gli ha regalato la moglie e questo mi eccita da morire ... mi eccita pensare che faccio l'amore con lui mentre ha il profumo che le ha regalato Monica ... È un po un modo per pensare che nonostante sia sposato con lei, è con me che vuol stare ... È con me che fa l'amore quando è stressato ... È con me che condivide i suoi sogni proibiti e le sue lussurie ... le sue notti erotiche.
- "Passata la tristezza?"
- "si"
- "allora? ... vogliamo giocare un po?"
Sorrido
-"ok ..."
Mi sollevo spostando il suo braccio e si sbottona la cinta.
Io lo guardo mentre lo fa e lui sorride.
Poi sbottona i pantaloni ... è una sequenza nota ormai ... sappiamo entrambi come fare e farlo bene.
-"Non stare li impalato ... forza"
Mi fiondo ad abbassargli la zip, e lui con le due mani li abbassa fino a scoprire tutti i boxer.
-"Accidenti" gli dico ...
- "Questi boxer sono nuovi?"
- "Si ... regalo di Natale"
- "ti stanno molto bene"
-"Li hai già indossati?"
-"si ... per Monica ... li ha voluti subito testare ..."
Ride
-"sai che lei è ancora molto attiva da quel punto di vista ... no?"
Faccio una smorfia di gelosia e penso fra me che posso fare certamente meglio di lei ...
Avvicino la mia mano all'apertura anteriore del boxer e la infilo cercando il suo cazzo con l'indice e il pollice.
Lo tocco e trovo subito ... ancora morbido ... Riccardo non si depila il pube e ha una folta chioma di peli che fanno da corolla al suo bel pene.
Infilo tutta la mano e lo afferro saldamente.
Ha proprio una pelle liscia e non posso certo dire che mi è andata male dal punto di vista della sua dotazione.
Lo sa usare molto bene ... quando è duro al punto giusto ... È grosso quasi da non riuscire a chiudere il pugno quando lo afferro ... ha una cappella rotonda e violacea ... e un'asta dritta e venosa .... ma è la lunghezza a fare la differenza ... solitamente lo masturbo con 2 mani e devo ammettere che ne potrei aggiungere un'altra senza riuscire ad afferrarne l'intera asta.
-"si ... oggi ho proprio voglia ... di una delle tue belle seghe"
"E io non vedo l'ora di fartela"
E mentre inizio a salire su e giù dentro ai suoi boxer e sento il suo cazzo indurirsi, Riccardo avvicina la sua mano alla mia zip per abbassarmela.
Lo aiuto subito ... sbottonandomi.
Sfilo la mano dal boxer e mi abbasso pantaloni e slip fino alle caviglie ... chinandomi quasi appoggiando la testa sul volante.
Poi mi posiziono ben seduto sul sedile dando le spalle al finestrino... e allargando le gambe per mostrare e donare il mio fiore al suo sguardo e alla sua mano che non tarda ad arrivare.
In auto si inizia a sentire l'odore di ormone riempire l'abitacolo ... si avvicina ...
Lo bacio in bocca mentre lui inizia lentamente a masturbarmi e farmelo diventare duro.
Io avvicino la mia mano al lavoro che ho lasciato poc'anzi a metà e stavolta, entrando dalla parte superiore del boxer, all'altezza dell'elastico, glielo tiro fuori ... tutto ... fino alle palle grosse e gonfie.
Ha il cazzo totalmente rifatto e mi sta segando e baciando con veemenza ... io faccio lo stesso ma cerco di desistere dall'essere rude ... cerco di contenere la parte prettamente istintiva cercando di essere delicato sia nei baci che nell'andamento della mano ... salgo con velocità senza però stringere troppo ... ruoto il polso quando sto sull'anello del glande e scendo fin sotto ... sostando vicino ai peli per qualche secondo in modo da tira giù tutta la pelle e, nello scappellarlo, farlo godere di più... riccardo però è un toro scatenato ... quando fa così un po mi fa paura perché non lo sento presente ... lo sento altrove ... infatti anche stavolta mi dice di darmi da fare ... che non era venuto per perdere tempo ...
-"dai cavolo ... fammi godere... mettici più forza"
Io penso che quando fa così non lo fa per indelicatezza, so che anche lui mi ama, probabilmente lo fa un po per farmi capire che gli piace ... ma ogni volta che ne parliamo svia l'argomento e mi chiede di non fare paranoie dettate dalle mie insicurezze.
Ci seghiamo a vicenda da un po di tempo senza proferire parola ... poi ad un certo punto leva la sua mano dal mio cazzo e afferra la mia stringendo il pugno che lavorava il suo strumento e inizia a farla andare più veloce ... inizia ad ansimare di più... e senza ridurre il ritmo incessante ed incalzante si mette disteso più che può sul sedile lato passeggero allungando e occupando con le gambe lo spazio riservato alla comodità dei piedi.
È velocissimo e il volto ha le smorfie di chi sta per avere un orgasmo.
Non faccio più niente sennon donargli la mia mano ... poi improvvisamente sento la contrazione del pube e vedo uno schizzo saltare dalla cappella e finire fortunatamente sui boxer ... poi un secondo più copioso ... un terzo sulle nostre mani ... un quarto ... un quinto ... le nostre mani sono coperte da 3 spruzzi distinti di sborro mentre Riccardo rallenta la sega tra spinte senza spruzzi e il suo ansimare che si placa.
La soddisfazione che ricevo quando ho un rapporto sessuale soft con lui è che mi regala sempre delle sborrate copiose.
Farlo godere, vederlo godere, portarlo all'orgasmo mi fa sentire suo.
Spesso, anche come questa volta mi fa il dono di potergli pulire il cazzo con la bocca.
Mi ripete di esser fortunato ad avermi trovato e allo stesso tempo mi dice
-"anche tu però ritieniti fortunato che puoi bere da questa fontana ... di nettare prezioso".
- "si amore ... il tuo nettare è veramente buono ... sono molto fortunato nel poter far godere il cazzo di un direttore di banca, stupendo e gentile come te"
-"ti prego, stai sempre con me"
-"certo ... perché dovrei lasciarti?"
Lo guardo farmi questa domanda mentre mi ripulisco le dita con la lingua come se stessi mangiando nutella.
"Dai forza ... finisci di pulire me che devo andare ... poi pensi a te"
-"ok amore"
Mi chino sul suo cazzo e lo ripulisco ben bene ingoiando per non dispiacergli nell'utilizzare un fazzoletto.
Poi a lavoro terminato si rocompone del tutto e mi guarda in silenzio.
Io sono ancora nudo con il cazzo ormai tornato alla sua posizione di riposo.
Mi chiede imperativamente
-"lunedi puntuale in ufficio?"
-"certo ... come sempre"
-"allora ciao"
"Ciao"
Apre ed esce dallo sportello velocemente.
Rimango in auto guardandolo andare via nella sua Berlina.
Lo vedo portare il suo telefono illuminato all'orecchio.
Sta chiamando certamente la moglie.
-"ciao Paolo, si ho avuto un contrattempo... no nulla di che ... sei ancora in hotel? Ci sono ancora le nostre amichette? ... bene ... sto arrivando".
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